Adriatic Experience nasce come idea di un viaggio di scoperta. O di riscoperta.
In un tempo in cui i viaggi, anche i più esotici, diventano sempre di più alla portata di tutti, tendiamo a dimenticarci del nostro territorio.
Siamo triestini, figli di una città che durante la prima metà 900 è passata sotto sette bandiere (Trieste sotto sette bandiere). Questo ci dona un senso di internazionalità, se non di spaesatezza. Da qui la decisione di compiere questo viaggio non da terra, ma dal mare.
Infatti, sebbene stando ai più recenti limiti posti all’Adriatico dall’ Organizzazione Idrografica Internazionale lungo le sue coste si affacciano sette nazioni (Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Montenegro, Albania, Grecia), il mare è per sua natura uno.
Quello che i veneziani, al tempo della Serenissima, chiamavano “Golfo di Venezia” o “Nostro Canal”.
Siamo triestini. Qui ha casa la più popolata e popolare tra le regate: la Barcolana. Non possiamo che navigare a vela.
Adriatic Experience è rimasto nei pensieri di una persona, Matteo, per un paio d’anni prima di trovare terreno fertile per avere corpo. Oggi quel momento è arrivato, grazie all’interesse del Comitato Regionale ENDAS Friuli Venezia Giulia. Da pensiero curioso e non strutturato, vero e proprio sogno, a progetto: un viaggio di scoperta culturale e di testimonianza ecologica. Il passaggio da sogno a progetto è per sua natura essenziale, in quanto quando si progetta e si discute si tende ad avvicinare persone e realtà che muovono nella stessa direzione. Così, tramite l’Endas FVG, abbiamo conosciuto il progetto DIS-EQUALITY – Tutti diversamente uguali e ci siamo appassionati. Qui il giro è diverso, ma un bel tratto è comune: le barche DIS-EQUALITY compiranno il periplo d’Italia a vela, imbarcando equipaggi composti da persone disabili che dimostreranno così come l’accessibilità a questo sport sia possibile ad un pubblico tra i più ampi. Partiremo assieme e scenderemo lungo la costa orientale dell’Adriatico, o quella occidentale dello stivale. Punti di vista e nomi diversi per una cosa sola. Da Trieste a Santa Maria di Leuca, poi ci saluteremo.
Noi di AE attraverseremo il confine meridionale dell’Adriatico per raggiungere Corfù. Da qui inizierà la risalita verso casa.
La partenza è fissata il 7 giugno. Il rientro è ipotizzato a fine luglio o inizio agosto. Certe sicurezze, quali la data del ritorno, il mare non può proprio dartele.
Ulisse ne sa qualcosa.
Ho attraversato i continenti
per vedere il più alto dei mondi.Ho speso una fortuna
per navigare sui sette mari.
E non avevo avuto il tempo di notare
a due passi dalla porta di casa
una goccia di rugiada su un filo d’erba.
(R.Tagore)