Quest’anno l’idea era partire da casa, Trieste, per raggiungere Zara. Nel mezzo visitare le isole tra Lussino e l’Isola Lunga.
Nei fatti, la partenza è a dir poco rocambolesca: partiamo il tardo pomeriggio di un giovedì unicamente per lasciare il nostro porto, altrimenti avremmo potuto continuare ad allestire La Gemma di Mayahuel per mesi!
Il vento, come vuole la sorte per chi si mette in viaggio in questo modo, ci è subito contrario. Vento in prua fino a Salvore, dove facciamo l’ingresso (dietro l’angolo, a onor del vero… Umago!), poi libeccio i giorni successivi. Bolina quindi fino all’Isola Rossa, bolina ancora fino a Capo Promontore.
Messo il “naso” in Quarnero, a motore per far rotta su Sansego, si spegne il nostro Volvo Penta e ci lascia con le sole vele. Un unico bordo, sempre di Bolina, ci porterà a Zeca e, poggiando, al sicuro molo di San Martino su Cherso.
Accostiamo a vela attorno alle 23, nel frattempo il libeccio è girato in Bora. Qui, dopo lunga consultazione il banchina, decidiamo che il problema dovrebbe essere la morchia del serbatoio smossa dalla libecciata. Il motore riparte, funziona perfettamente, si spegne, non riparte e infine va come una spada…
Decidiamo di fare rotta su Cherso città, dove potremo trovare un service Volvo Penta. Soprattutto: dove stiamo bene, qualunque sia il nostro destino. Cherso è casa ormai da tanto tempo.
Anche qui optano per la morchia nel serbatoio: cambiamo pre-filtro e filtro gasolio e pensiamo di ripartire… Riusciranno i nostri eroi, dopo una settimana di ritardo, a giungere a Zara?